PMA
PMA è l’acronimo di Procreazione Medicalmente Assistita ed è il termine usato in Italia per indicare una serie di procedure e di tecniche, sia mediche che di laboratorio, finalizzate a favorire la procreazione. Tali tecniche possono essere semplici IUI (acronimo di IntraUterine Insemination) in cui la fecondazione comunque avviene in vivo o più complesse come la FIVET (acronimo di Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer) o la ICSI (acronimo di IntraCytoplasmatic Sperm Injection) in cui la fecondazione avviene in vitro.
Esistono due tipologie di tecniche: omologhe, quando gli spermatozoi e gli ovociti utilizzati nella fecondazione assistita appartengono alla coppia ed eterologhe, quando gli spermatozoi, gli ovociti o entrambi i gameti, provengono da una persona estranea alla coppia.
ART
ART invece è l’acronimo inglese di Assisted Reproductive Technology (tecnologia di riproduzione assistita). Quindi nella buona sostanza il termine inglese ha lo stesso significato di PMA.
È nostro compito, in queste procedure, assistere le coppie con problemi di infertilità (nei limiti consentiti dalla legge) cercando il più possibile di aiutarle e di sostenerle in questo cammino, non sempre semplice, provvedendo a curare l’aspetto medico-biologico, senza trascurare però il benessere relazionale e psicologico della persona.
CRIOCONSERVAZIONE
Sezione Medici
Per ciò che concerne l’approfondimento inerente alla crioconservazione, si fa riferimento a tutta la normativa presente nella sezione legislazione.
Sezione Pazienti
Se il tuo medico di fiducia o il tuo specialista, ti ha consigliato di effettuare la crioconservazione degli spermatozoi (gameti maschili) o degli ovociti (gameti femminili), al fine di preservare la tua fertilità, puoi rivolgerti al centro CECOS più vicino a te.
A tal fine ti invitiamo a consultare sul nostro sito, le pagine relative ai centri CECOS. Troverai indirizzi e numeri di telefono per metterti in contatto con i nostri specialisti ed avere informazioni più precise.
Molti dei tumori che si manifestano in bambini e in giovani adulti sono oggi curabili ma dovendo ricorrere a trattamenti chemioterapici o di radioterapia. Talvolta può però accadere che questi trattamenti rendano un individuo sterile, per il danno irreversibile che queste terapie possono produrre sulle cellule germinali.
Preoccuparsi del futuro riproduttivo di questi pazienti è il segno più tangibile che si crede nella loro guarigione e che quindi ci si preoccupa della loro fertilità futura.
DOMANDE FREQUENTI
Questo effetto però è variabile e dipende da tipo di trattamento terapeutico, dalla dose utilizzata, dall’età del paziente e dal tipo di cancro.
Per esempio, in molti casi, la chemioterapia utilizzata in caso di cancro del testicolo provoca a breve termine la diminuzione degli spermatozoi fino alla completa scomparsa degli stessi. Dopo la fine del trattamento, tuttavia molti pazienti recuperano la fertilità. La chemioterapia ad alte dosi o l’irradiazione totale richiesta in caso di trapianto di midollo è associata quasi sempre al danno irreversibile della funzione testicolare.
E’ importante anche il tipo di tumore diagnosticato: i pazienti con linfoma di Hodgkin o con tumore testicolare, per esempio, sono quelli che hanno la migliore aspettativa di vita (80% – 85% dopo 5 anni) ma sono anche quelli, paradossalmente, con la fertilità più a rischio per la tipologia di farmaci utilizzati.
È la possibilità di conservare i propri spermatozoi in appositi contenitori posti presso Centri specializzati, sfruttando la capacità che hanno queste cellule di sopravvivere al congelamento in azoto liquido, a – 196°C. Una volta scongelati, gli spermatozoi hanno la capacità di riprendere immediatamente la loro funzione e il loro movimento.
La crioconservazione dello sperma prima del trattamento assicura la possibilità – dopo la malattia e in caso di danni irreversibili alla produzione di spermatozoi – di avere un figlio.
Mantenere il proprio potenziale riproduttivo può non essere il problema principale in questo momento , ma avere un figlio potrà, in futuro costituire un tuo desiderio.
E’ dimostrato che l’autoconservazione dello sperma prima del trattamento migliora le prospettive di fertilità del 55 % dei pazienti.